Lettori fissi
venerdì 27 settembre 2013
giovedì 26 settembre 2013
Notturno di Gabriella Franchi (Natura)
Notturno di Gabriella Franchi (Natura)
Pallide lune
su tetti di sogni
Palpabili bagliori...
noi
stelle clandestine
insonni...
in un cielo di velluto
ove si spandon
i respiri della notte?
prendon vita
S'aprono
al frusciar lieve
dei venti
come sussurri
degli amanti
offron voce
al muto silenzio
che tutto
sovrasta
Pallide lune
su tetti di sogni
Palpabili bagliori...
noi
stelle clandestine
insonni...
in un cielo di velluto
ove si spandon
i respiri della notte?
prendon vita
S'aprono
al frusciar lieve
dei venti
come sussurri
degli amanti
offron voce
al muto silenzio
che tutto
sovrasta
Etichette:
notturno
Ubicazione:
Sardegna, Italia
Amore che M'ami di Gabriella Franchi (Donne)
Ubicazione:
Sardegna, Italia
Oltre l'orizzonte di Gabriella Franchi (Amore)
Etichette:
l'orizzonte,
oltre
Ubicazione:
Sardegna, Italia
Closchard di Gabriella Franchi (Sociale)
Closchard di Gabriella Franchi (Sociale)
Letto di cartoni
colori opachi e
smorti
dall'ambrosia
della notte
bevuta in sorsi
mossi a confonder
l'ombre de' tuoi timori.
Punti stellati
riflettono negli
occhi socchiusi
di malinconie...
Giunte dal mondo
lontano
ove nessuno
può entrare.
Un pover'uomo
S'argenta di lune
fra
muti silenzi,
e solitudini
prische.
Col giunger
dell'albe nuove
ti bacia la luce,
carezze nel sole.
In quel
pigro risveglio
tu sei come un
gabbiano lontano
dal mare...
Su te soffia
il vento
benedicendo
ogni respiro.
Su quella panchina
abiti laceri
nascondono
un corpo scarno
e l'anima vuota
vagabonda nel
cuore; in cui anela
uno spirito libero.
Profumo malsano
barba incolta
scherno
alla bellezza che fu.
Buffi colombi
son sentinelle
prostrate
al trono regale
di miserie infinite...
Fra
briciole di pane
s'agitano zampettando
là...
sulla Piazza del Carmine.
"Eh intanto
fatichi a guardare
il nuovo giorno"
mentre orecchi
distratti odono
di lontano
il frastuono cittadino
che ignora
un Clochard.
abbandonato al
suo destino,
come il monumento
che adorna e sovrasta
la piazza,
al pari...
d'alberi ossequiosi,
che videro e udirono
testimoniando
la voluta povertà!
Or... ora lenti passi
scanditi da grossi scarponi...
avanzi come un
Clown,
cogliendo la pochezza
della vita,
per quelle urgenti,
e necessarie miserie.
accanto,
un fido amico...
sguardi tristi
verso l'infinito
Sorridi tu
dei giorni!...
bellezze immani
Sogni e speranze,
che mai furono
degni
d'esser vissuti...
Se non amati
e gloriati
dal tuo
vagabondare.
Letto di cartoni
colori opachi e
smorti
dall'ambrosia
della notte
bevuta in sorsi
mossi a confonder
l'ombre de' tuoi timori.
Punti stellati
riflettono negli
occhi socchiusi
di malinconie...
Giunte dal mondo
lontano
ove nessuno
può entrare.
Un pover'uomo
S'argenta di lune
fra
muti silenzi,
e solitudini
prische.
Col giunger
dell'albe nuove
ti bacia la luce,
carezze nel sole.
In quel
pigro risveglio
tu sei come un
gabbiano lontano
dal mare...
Su te soffia
il vento
benedicendo
ogni respiro.
Su quella panchina
abiti laceri
nascondono
un corpo scarno
e l'anima vuota
vagabonda nel
cuore; in cui anela
uno spirito libero.
Profumo malsano
barba incolta
scherno
alla bellezza che fu.
Buffi colombi
son sentinelle
prostrate
al trono regale
di miserie infinite...
Fra
briciole di pane
s'agitano zampettando
là...
sulla Piazza del Carmine.
"Eh intanto
fatichi a guardare
il nuovo giorno"
mentre orecchi
distratti odono
di lontano
il frastuono cittadino
che ignora
un Clochard.
abbandonato al
suo destino,
come il monumento
che adorna e sovrasta
la piazza,
al pari...
d'alberi ossequiosi,
che videro e udirono
testimoniando
la voluta povertà!
Or... ora lenti passi
scanditi da grossi scarponi...
avanzi come un
Clown,
cogliendo la pochezza
della vita,
per quelle urgenti,
e necessarie miserie.
accanto,
un fido amico...
sguardi tristi
verso l'infinito
Sorridi tu
dei giorni!...
bellezze immani
Sogni e speranze,
che mai furono
degni
d'esser vissuti...
Se non amati
e gloriati
dal tuo
vagabondare.
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Sardegna, Italia
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